mercoledì 28 ottobre 2009

E SONO TRE!

Finalmente si torna in campo! Dopo il non-match contro la S.S. Lazio, il Santa Maradona Football Libre torna a giocare. L'avversaria di turno è la Golder Associated, scesa in campo forte del pareggio con i Papa Boys nel turno precedente.
Con le assenze di Tierno, de "El talisman" D'Arrigo e del coach Tomassini (visto in giro per le discoteche di Rimini), il neo-mister Salustri ridisegna un pò la squadra inserendo lo stakanovista Ponych sulla fascia sinistra e relegando bomber Caserta tra i pali. In attacco Mabrook, ancora a secco di gol, prova a sbloccarsi. Per il resto formazione confermata: Ionel e Galeno centrali e Ghattas sulla destra per il reparto difensivo. A centrocampo Mourad e Archetti presidiano le fasce mentre Talad e Amodeo G. provano a fare filtro nella zona centrale. Gazzella Herman sta alle spalle di Mabrook.
Uno e due e si comincia. Dopo appena 35'' Golder passa in vantaggio. Lancio in profondità sulla sinistra, Ghattas si ferma a guardare il cielo stellato e con un bel tocco di contro balzo col piede destro, l'esterno sinistro della Golder trafigge l'incolpevole Caserta.
La Golder dimostra di essere già in partita mentre il Santa Maradona stenta e si limita alle iniziative personali. Troppi pochi i fraseggi a metà campo e troppo pochi i passaggi tra compagni. Alla metà del primo tempo Salustri chiede il time-out e inserisce forze fresche: i bellissimi Cardaci e Amodeo D. danno estetica e forza alla squadra, Pasquale si insidia sulla fascia destra e su calcio d'angolo arriva il pareggio. Battuta corta di Mourad verso l'accorrente Mabrook che, al vertice dell'area di rigore si gira e lascia partire un tiro ad effetto di destro che s'infila quasi sotto al sette. L'esultanza è un boato e si torna a metà campo.
Il primo tempo non è ancora finito e la difesa del Santa Maradona continua a sbagliare, permettendo agli attaccanti della Golder di arrivare ben due volte da soli davanti al portiere. Tra sospiri di sollievo (c'è anche una traversa per la Golder) finisce il primo tempo.
Nella ripresa le formazioni rimangono pressochè invariate. Nelle fila del Santa Maradona si registra l'esordio di "Mr" Freeman sulla fascia sinistra e l'arrivo tra i pali de "El talisman", a pochi minuti dall'inizio, in cui succede poco o nulla. Bomber Caserta si scalda e si prepara, sa che presto toccherà a lui. Durante il time out i cambi decisivi. Amodeo G. e Cardaci cominciano a macinare palloni e fraseggi un pò più veloci anche sulle fasce, dove finalmente Archetti e Mourad cominciano a ricevere palloni. Intorno al 18' l'azione decisiva. Santa Maradona recupera palla a metà campo, millimetrico lancio di un Cardaci in versione Corini e dolce pallonetto di Caserta sul portiere in uscita che può solo sfiorare. Grande esultanza come sempre ed il risultato viene ribaltato. Nei 20 minuti successivi le squadre si affrontano a viso aperto, chi per pareggiare, chi per allungare. Non è il bel gioco a farla da padrona ma tanti lanci lunghi a scavalcare le difese, spesso distratte. Tra occasioni mancate (peccato per il giovane Ibrahim) da entrambe le parti, finisce un partita combattuta ed equilibrata. Da rivedere entrambe le difese, intanto il Santa Maradona allunga e si porta solitario alle spalle della capolista Gunners. Per il bel gioco aspetteremo.

Pagelle

"El Talisman" D'Arrigo: più atteso del mistero di Fatima gioca solo un tempo e con due decisivi interventi su calci piazzati rimane imbattuto e permette il terzo successo di fila al Santa Maradona. Gatto con gli stivali, voto 6,5

Osama Ghattas: cavallo pazzo corre ma non copre a dovere. In occasione del primo gol si fa scavalcare dalla palla e non può fare altro che vedere l'avversario correre e segnare. Ciuchino. 5

Capitan Ionel e Galeno: forse la partita meno brillante fin qui disputata. A entrambi je piace tanto la "rimbalzella". Continuamente scavalcati dai lanci lunghi degli avversari fanno correre molti brividi ai compagni. Distratti da morire ma a volte decisivi nelle chiusure. Il gatto e la volpe. 5+

Ponych Yuriy: che il terzino non sia il suo ruolo preferito, votato all'attacco com'è, si capisce dalle bestemmie in dialetto russo propinate nello spogliatoio. Eppure svolge il suo compito con pulizia, incartandosi a volte col pallone ma risultando efficace in contenimento. Piccolo fiammiferario. 6

Amodeo D.: rileva il suo compagno sulla fascia ma, troppo bello per la serata, non riesce a stare dietro a tutti i palloni. Come tutta la difesa soffre i lanci lunghi ma cerca comunque di metterci sempre il suo. La bella. 5,5

Pasquale Sanad: all'urlo "spazza" cerca il fraseggio, con il compagno vicino lancia lungo. Confuso, ma forse meno pasticcione del suo connazionale Ghattas. In salita comunque. Pumba. 6.

Hany Mourad: questa volta risulta meno incisivo dell'ultima partita ma ci sono anche delle scusanti. Pochi palloni per lui che vuole tanto ma che conclude poco. Biancaneve. 5,5

Archetti: quando prende palla fa sempre paura, il problema è che di palloni ne arrivano pochi. Rinvigorito dalla forza dei suoi 30 anni appena compiuti, fa comunque il suo e nel finale si rende pericoloso in due occasioni. Roccioso più della "Cosa". 6

Patrick: supera finalmente i malanni alla coscia destra ed esordisce sulla fascia sinistra. Non entra in confusione e fa il suo in attesa di maggiore condizione atletica. Futuro Giggs. Mr. Fantastic. 6

Sole: entra nel secondo tempo e si distingue per un "ao ma de che te stai a lamenta?! se voi te vado pure a pija er pallone". L'arbitro non gradisce e si becca il giallo. Lucignolo. 5,5

Fouad Talad: confusionario e poco attento alla posizione. Corre, si sbatte ma non incide troppo lasciando spesso il suo compagno di reparto solo a fare filtro a centrocampo. ConFuso e fumoso. Brucaliffo. 5,5

Amodeo G: fosse bello come il fratello avrebbe davvero i numeri giusti per sfondare, purtroppo non è così ma fa tutto quello che gli si chiede. Indossa con onore la numero 10, copre la difesa ed imposta. Cattivo in occasione del giallo (così impara a cincischiare con la palla tra i piedi) ma importante in mezzo al campo. Timon. 6,5

Cardaci: con i suoi lunghi capelli affatica gli avversari solo agitandoli. Corre, trotta e ringhia alla ricerca del posto da titolare. Millimetrico quando scocca dal suo arco l'assist che Caserta trasforma in gol. Ruba palloni ai ricchi e li regala ai poveri. Robin Hood. 6,5

Herman Rafidimanantsoa: la gazzella corre e parte da metà campo. Cerca però troppo poco i compagni ed in varie occasioni è bravo a concludere ma non ad inquadrare la porta. Re Leone versione baby. 5,5

Mabrook: esordio dal primo minuto bagnato con un gran bel gol. Lotta, s'impegna, non molla e riesce della disperata impresa di non farsi ammonire per proteste. Bene così. D'Artagnan. 6,5

Caserta: relegato in porta offre il broncio alla squadra durante tutto il primo tempo. Soffre a vedere la partita dall'insolita posizione ma, una volta uscito, trasforma la rabbia in furore agonistico. Solo pallonetti per lui, delizioso quello del gol. Cenerentola. 6,5

Ibrahim: in avanti la concorrenza è tanta ma nella sua lentezza crea qualcosa. Peccato perchè con due occasioni davanti la porta potrebbe lasciare anche il segno. Da incoraggiare comunque. Dumbo (in attesa di volare) 6

Salustri e Amiri: il primo prima della partita cerca di confondere i suoi giocatori parlando di schemi e tattiche a chi manco sa cos'è il pallone. Decisivo nei cambi e bravo a gestire la squadra. Il secondo è sempre presente nonostante gli infortuni e le avversità. Bella sorpresa dell'anno. Mignolo e Prof. 6,5.

Banchetti: con quel cappellino alla Tomas Milian non può che portare bene alla squadra. Sempre ospite gradito!! Onizuka. 6,5

Tifose negli spalti: conoscendo l'umidità del Tobia pensano bene a scaldarsi prima dell'incontro. Tre come Qui, Quo e Qua ma un unico personaggio per loro: Spugna! VOTO 10

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